Rigettata l’istanza cautelare di sospensione delle decisioni del congresso proposta dall’ala dissidente del Partito Democratico polistenese all’autorità giudiziaria in riferimento alle decisioni che hanno portato, lo scorso aprile, all’elezione di Marco Policaro a segretario cittadino nonché del Comitato Direttivo. Il circolo, nella memoria difensiva affidata all’avvocato Santo Surace, ha quindi giuridicamente obiettato alle argomentazioni dei ricorrenti – i tesserati Renato Fida, Federica Greco, Walter Fida, Rosa Bottiglieri, Maria Laura Morano, Cesare Laruffa, Luisa Casedonte, Silvana Mercuri e Rossella Mangiacasale – bollandole come “del tutto infondate, speciose e strumentali”. “Si tratta di una sentenza importante, laddove il giudice non soltanto non ritiene sussistano il “fumus boni iuris” ed il “periculum in mora” ma osserva che “…allo stato, sulla scorta delle alligazioni e degli elementi acquisiti al giudizio, non possa ritenersi verosimile, seppur in ragione di un giudizio sommario, il diritto anelato dai ricorrenti”” è stato il secco commento della dirigenza piddina polistenese che ha criticato la richiesta prodotta al giudice dai proponenti di sospendere le decisioni del Congresso e di procedere in giudizio finanche senza contraddittorio. “In realtà si è trattato di una pura ipotesi speculativa finalizzata ad ostacolare, finanche col ricorso al Tribunale, il tanto necessario percorso di rilancio e rinnovamento del PD polistenese” è stata la riflessione, aggiungendo che “le decisioni assunte nel congresso di Circolo, lo ribadiamo, non solo sono legittime ma sono politicamente sacrosante”. Per quanto alla trattazione di merito, invece, la prima udienza è stata fissata per il prossimo 19 gennaio 2023.
PD Polistena, il giudice rigetta l’istanza di sospensione delle decisioni assunte durante il congresso
Il Circolo ai dissidenti: "Speculazione per ostacolare il rinnovamento"