POLISTENA – Hanno lasciato i libri nel cassetto e hanno messo nello zaino i guanti e la tuta da lavoro. Quaranta ragazzi dell’Isit Maiorana di Roccella per quindici giorni hanno lavorato in due aziende della Piana di Gioia Tauro: La “Fmb tubes” di Polistena e la “Molino e pastificio Anselmo” di Cittanova.
L’esperienza formativa rientra nel progetto “Scuola e mondo del lavoro: un binomio inscindibile” a cui ha partecipato l’istituto industriale della cittadina jonica guidato dal dirigente scolastico Vito Pirruccio. I ragazzi, divisi in due gruppi, sotto la guida dei docenti Antonio Ceravolo e Francesco Alati, hanno lavorato nelle due aziende per otto ore al giorno.
Inquietonotizie ha incontrato gli studenti che stanno effettuando il tirocinio alla Fmb di Polistena. Nel corso dello stage che si concluderà venerdì 28 ottobre, i ragazzi hanno seguito tutte le fasi della lavorazione all’interno dell’azienda che si occupa di carpenteria metallica e di manufatti prefabbricati, dal momento del preventivo fino alla realizzazione pratica in officina, senza saltare la progettazione effettuata dalla studio tecnico. «Questa esperienza – ha detto il tutor Antonio Ceravolo – permette ai ragazzi di avere il primo contatto diretto con il mondo del lavoro. E’ fondamentale per orientarli a scegliere bene cosa fare dopo il diploma».
La parte pratica del progetto è stata preceduta da 40 ore di formazione in cui gli studenti hanno appreso importanti nozioni inerenti l’economia, la sicurezza sul lavoro, il project management e le strategie vincenti per un veloce inserimento nel mondo professionale.
Nella provincia di Reggio Calabria sono poche le aziende disponibili ad abbracciare queste iniziative. «Ospitare 21 ragazzi in azienda per 15 giorni – ha detto il tutor aziendale Samuele Furfaro – è sicuramente impegnativo e rischia di rallentare la produzione. Però con una buona organizzazione gli studenti possono dare un aiuto importante. Grazie a loro abbiamo terminato un lavoro con un giorno di anticipo».
La gestione e la progettazione sono le fasi professionali che hanno attratto il maggior numero di studenti anche se c’è chi si è appassionato al lavoro di saldatura e ha deciso di proporsi per una esperienza professionale la prossima estate. «Pensavo che negli ambienti di lavoro ci fosse un clima teso e che la giornata fosse infinita – ci ha detto uno degli stagisti – invece qui c’è una grande armonia e anche lavorando duramente in officina il tempo scorre via veloce».
Da lunedì saranno di nuovo in classe, immersi nella routine della vita scolastica fatta di studio e interrogazioni. Non sarà però tutto come prima. «Adesso – ci ha confidato uno dei ragazzi – sappiamo cosa significa lavorare e quanto siano importanti le cose che studiamo a scuola per il nostro futuro».
Lucio Rodinò