Il protagonismo della scuola con i fatti, le interazioni e le proposte. L’ITIS “Conte Milano” di Polistena è stato, per una mattinata, il centro gravitazione delle politiche comunitarie regionali. Si è infatti svolta la prima delle due manifestazioni dedicate al contest nazionale “A Scuola di Opencoesione” che vede la scuola diretta da Francesco Mileto partecipare per il terzo anno.
Un grande lavoro di raccolta dati, proposte e interazione con il territorio e la politica, portato avanti dal team Ondafutura della classe IV E. Gli studenti stanno monitorando il “centro di accoglienza dei marittimi” di San Ferdinando, parte dei fondi PISU, costato oltre 8 milioni di euro. Un progetto osservato da vicino, un paio di settimane fa con un sopralluogo nella città portuale insieme al sindaco Andrea Tripodi.
Un lavoro di sintesi e ricerca condiviso con la comunità scolastica e con gli ospiti del meeting. Yvonne Spadafora, della struttura di comunicazione del POR Calabria, ha esaltato quanto fatto dagli studenti, ribandendo che non si può prescindere, anche nella prossima programmazione comunitaria, del supporto delle scuole e dei più giovani. Un concetto rafforzato da Alfredo Pellicanò, dirigente settore Monitoraggio e Comunicazione della Regione Calabria, che ha messo in cima l’ITIS tra le scuole con cui la struttura interloquirà nelle prossime settimane.
La scena, comunque, se la sono presa i ragazzi, con una agile presentazione non solo del lavoro svolto in questi mesi, ma con una piattaforma di proposta, già recapitata al comune, nella quale si chiede che l’ex centro di accoglienza, oltre ad ospitare la Caserma dei Carabinieri, possa avere degli spazi da adibire a museo della civiltà marinara e un insieme di botteghe artigianali in cui si faccia formazione e integrazione. Il team, coordinato dal docente Domenico Mammola, ha anche ricevuto l’apprezzamento dell’eurodeputata Laura Ferrara che ha già dato disponibilità a seguire i ragazzi nelle loro tappe.
In più Ondafutura ha realizzato un sondaggio interno, al quale hanno risposto 600 ragazzi, sul segno che pandemia e guerra stanno lasciando sulle nuove generazioni. Un sondaggio che ha raccolto il gradimento di Mariarosaria Mercuri, referente di ISTAT Calabria, che sta supportando il team nel percorso ASOC.
I lavori sono stati chiusi da Alessandra Tuzza, responsabile dell’associazione Eurokom-Europe Direct Calabria&Europa, il canale della comunicazione della Commissione Europea sui territori. «Da questa scuola parte la speranza di una generazione che vuole contare e non solo essere trattata genericamente come il futuro. Nell’anno europeo dei giovani, questi esempi danno senso alle politiche comunitarie che mettono in evidenza il protagonismo studentesco».