Riceviamo e pubblichiamo:
Quanto avvenuto ieri mattina a Gioia Tauro ha dell’incredibile e la reazione offensiva del Presidente Scopelliti contro i lavoratori delle Fdc merita una condanna unanime da parte delle forze politiche e sindacali democratiche.
Sento il dovere prima morale e poi politico di esprimere solidarietà piena ai lavoratori impegnati nella protesta ed alla Cgil a cui va riconosciuto l’importante e incisivo ruolo che sta rivestendo con responsabilità in tutte le vertenze che occupano la Piana di Gioia Tauro. E’ grave ed imperdonabile il fatto che il Presidente Scopelliti, nonostante ieri mattina i lavoratori lo avessero accolto con fiducia considerato che nei giorni scorsi preannunciava sicuri investimenti per impedire la chiusura della tratta Gioia Tauro- Cinquefrondi, invece li abbia insultati dopo averli messi anche di fronte ad una triste realtà e cioè alla quasi sicura definitiva chiusura delle linee Taurensi.
Sono sconcertato dal fatto che nella Piana di Gioia Tauro qualunque vertenza si apra e ragionamento si faccia per superarla, si mettano sempre in secondo piano il lavoro ed i lavoratori, di fronte ad analisi di natura prettamente economiche che nessuna garanzia di salvaguardia danno a chi teme di trovarsi a giorni nel baratro della disoccupazione.
Si continuano solo ad ingannare i lavoratori che rappresentano da sempre l’anello debole delle vertenze, vedi quanto sta accadendo anche nell’area portuale, perché i bilanci e la razionalizzazione dei costi si fanno sempre a scapito dei cittadini e mai della politica e dei carrozzoni clientelari ad essa legati.
La verità è che non si ha capacità progettuale e di investimento dei fondi europei che in realtà potrebbero essere impegnati per modernizzare la linea ferrata che, ovviamente, nello stato di abbandono in cui si è volutamente lasciata, non riesce ad economizzare il servizio offerto.
Tutti sanno che dietro la chiusura della nostra tratta per motivi di sicurezza si cela invece una chiara volontà politica che maschera anche interessi di natura diversa e il Presidente Scopelliti sappia accettare le contestazioni ricevute che sono pure espressioni di democrazia in un momento estremamente difficile come quello che sta attraversando il comparto delle Fdc.
Ai lavoratori dico di continuare a fare fronte comune in modo civile come si è fatto in questi giorni, perché avranno a loro fianco la parte buona della politica e del sindacato che va sostenuto con coraggio e onestà, rispedendo al mittente qualunque offesa e provocazione strumentale messa in atto da una classe dirigente regionale assolutamente assente e fallimentare soprattutto nella Piana di Gioia Tauro.
Cinquefrondi li 11.06.2011
Giuseppe Longo
consigliere provinciale PRC