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Scuola e fake news: lettera del sociologo Rao al Ministro Lucia Azzolina

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Pubblichiamo di seguito la lettera scritta al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina dal sociologo e giornalista Francesco Rao, in merito alle fake news che circolano in rete da qualche tempo sulla riapertura delle scuole e l’avvio dell’Anno Scolastico.

Gent.ma Ministra,

            In questi ultimi giorni si sta registrando una crescente tensione sociale, fatta veicolare tramite i Social, dove molti genitori, in particolare mamme, pongono problematiche afferenti alla sicurezza dei loro bambini in vista della ripresa delle attività scolastiche. In moltissime circostanze, vengono rivolte nei Suoi confronti commenti poco garbati, tanto da un punto di vista personale quanto nell’esercizio dell’Ufficio da Lei ricoperto. A fronte di tali manifestazioni, nella stessa misura in cui comprendo la preoccupazione genitoriale, non condivido i modi utilizzati e Le manifesto la mia personale solidarietà. Un conto è praticare l’esercizio della Democrazia, garantendo a tutti la libertà di pensiero e il diritto di parola, un conto è utilizzare qualsiasi pretesto per delegittimare le persone ed i ruoli ricoperti.

            Riflettendo in merito al sentimento di paura crescente, mi permetto di sottoporre alla Sua attenzione un protocollo teso non a governare la paura ma ad incrementare la quantità d’informazione. Gli step da compiere dovranno avere:

una funzione predittiva. Bisogna smontare la campagna di delegittimazione posta in essere, in buona parte di natura squisitamente politica e tesa a far accrescere i sentimenti di sfiducia nei Suoi confronti e nei confronti dell’intero Esecutivo guidato dal Prof. Conte;

– bisognerà utilizzare un linguaggio semplice e diretto. Tale protocollo dovrebbe avere una sola voce ed una sola provenienza: l’Istituto Superiore di Sanità. Con molto rispetto, il “terrorismo” al quale stiamo assistendo, dove le varie fazioni di Medici si contraddicono, più nel nome dell’orgoglio personale che nella verità scientifica, non può essere più il vettore d’informazione. Moltissime persone hanno gli strumenti per decodificare i contenuti e agire con serenità. In questo preciso momento bisogna preoccuparsi con maggiore contezza per quanti non dispongono di tali strumenti, a causa del crescente peso esercitato dalle povertà educative e dalla bassa scolarità;

– occorre fornire ad personam chiare indicazioni su come comportarsi in presenza di sintomi, d’altronde, a marzo, questo messaggio è stato fortemente d’aiuto per il contenimento dell’Emergenza ancora in atto.

A tal fine, in concorso con il Suo Ministero, il Ministero della Funzione Pubblica e il Ministero della Salute si potrebbe pensare di predisporre una vera e propria campagna informativa diretta alle famiglie. Come feed-back bisognerà anche attivare un sistema di call-center in quanto, chi ha ricevuto la notizia e vuole avere informazioni, non dovrà servirsi dei Social ma di un canale ufficiale, con un linguaggio comune e con protocolli d’azione ben precisi. Visto che all’atto dell’iscrizione presso gli Istituti scolastici i genitori hanno lasciato il loro recapito telefonico o un indirizzo e-mail, ora più che mai, bisogna rendere la tecnologia un vero alleato di governo facendo arrivare notizie dirette agli interessati. Tutto ciò potrebbe riportare alla normalità l’avvio delle attività scolastiche e, costruendo un rapporto diretto con il Cittadino, la comunicazione potrebbe tornare ad avere una funzione di straordinaria utilità.

Concludo la presente comunicazione sostenendo la tesi che il nostro peggiore nemico sia la disinformazione di massa, ma ricorrendo ad un modello di informazione predittiva, si può restituire agli Italiani la bellezza della serenità, ritrovando anche la propensione alla collaborazione.

Grato per l’attenzione che vorrà riservare alla presente comunicazione, Le rinnovo la mia personale stima in quanto ho intravisto la Sua volontà di rendere ai giovani di oggi una Scuola che sia in linea con le aspettative del domani. Oggi, a tentare di combatterla sono principalmente coloro che continuano a gradire un modello di Scuola distante dalle odierne e dalle future esigenze.

Buon lavoro.

  Dr. Francesco Rao

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