Chiuso, temporaneamente, per mancato adeguamento dei locali.
Risolto il giallo del Centro per l’Impiego di Palmi, che da qualche tempo non è più operativo a Palmi, chiuso a seguito di un invito formale, divenuto poi sollecito, non evaso dal sindaco di Palmi a cui il Dipartimento Lavoro della Regione Calabria si era rivolto per chiedere un adeguamento dei locali.
A spiegarlo è l’allora dirigente responsabile dei Centri per l’Impiego della Regione Calabria, Rodolfo Elia, da noi contattato via mail.
Elia spiega che la Regione ha disposto il trasferimento temporaneo dei dipendenti del CPI di Palmi a Gioia Tauro, in attesa di una sede più adeguata che, per legge, il Comune è tenuto a fornire.
«Tale trasferimento – scrive Elia – è stato disposto dopo che il sindaco del Comune di Palmi non ha dato alcuna risposta ad un invito formale e poi ad un sollecito fatti dal Datore di Lavoro che lo informava sull’inadeguatezza della sede sotto il profilo della sicurezza sia per i dipendenti sia per gli utenti, chiedendo di individuare nuovi locali».
Il CPI di Palmi si trovava nei locali che ospitano anche una sezione del Tribunale, alle spalle del mercato coperto.
«Trascorsi i termini assegnati al sindaco – il quale si ribadisce non ha dato alcun riscontro alle note del Datore di Lavoro – era lo stesso Datore di Lavoro, che per motivi di sicurezza, invocava il trasferimento dei dipendenti come unica soluzione».
Il dirigente Elia tenie a precisa che non si tratta di chiusura definitiva ma di una disposizione momentanea, in attesa che il sindaco si adoperi per mettere in sicurezza i locali, o ne trovi di nuovi dove ospitare gli uffici.
In attesa di una soluzione, che ci si augura arrivi in tempi brevi, il Centro per l’impiego di Gioia Tauro garantirà tutti i servizi all’utenza ricadente nel bacino del Comune di Palmi.