Riceviamo e pubblichiamo:
Leggendo i quotidiani locali degli ultimi giorni, purtroppo, si apprende una ricostruzione falsa di quanto avvenuto in occasione dell’ultimo consiglio comunale, quello del 28 febbraio.
Ancora una volta infatti, siamo costretti a intervenire per rendere onore alla verità dei fatti, che si sono verificati in maniera nettamente diversa rispetto a quanto invece artificiosamente raccontato dal consigliere Ippolito.
Segnatamente, dopo aver approvato il primo bilancio dell’amministrazione Ranuccio, una programmazione che, viste le ristrettezze economiche punta al decoro urbano, alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle nostre scuole, delle strade, del nostro patrimonio, del nostro territorio, questioni di primaria importanza per la nostra città, si è passato all’esame delle mozioni presentate dal consigliere Ippolito.
Con riferimento alla mozione che sostanzialmente proponeva di revocare la delibera di aumento delle tariffe idriche (adottata già prima del nostro insediamento), è bene precisare come il sindaco ha espressamente invitato il consigliere Ippolito a partecipare a un tavolo tecnico per affrontare e discutere di tale possibilità, atteso che per quanto ci risulta non è praticabile adottare tale soluzione nell’immediato.
Se il consigliere di minoranza avesse avuto a cuore il bene della comunità e quindi dei cittadini, evidentemente avrebbe dovuto accettare la proposta del sindaco, sedersi al tavolo e mostrare a tutti come la sua proposta fosse realmente attuabile, sotto il profilo amministrativo e finanziario. Così non è stato, a dimostrazione del fatto che la mozione era una semplice trovata populista, che altro scopo non aveva se non quello di provare ad illudere i cittadini e screditare questa maggioranza che invece, come già detto, rivedrà le tariffe in occasione dell’approvazione del prossimo bilancio del consorzio.
Con riferimento alla mozione che portava il comune di Palmi ad iscriversi all’anagrafe antifascista, proposta dal consigliere Ippolito, la ricostruzione emersa è oltremodo faziosa e non veritiera. La proposta infatti, emendata dalla maggioranza, che nell’occasione ha ritenuto utile e doveroso ripudiare ogni forma di totalitarismo e condannare tutte le violenze e le violazioni dei diritti umani, è stata incredibilmente bocciata dal consigliere Ippolito, che l’aveva proposta, sol perché, a suo dire, non sarebbe giusto mettere sullo stesso piano fascismo e comunismo.
Sorvolando sulle ricostruzioni storiche che, come noto, vedono entrambe le forme di dittatura protagoniste di crimini inenarrabili, è chiaro come ancora una volta emerga in maniera palese il metodo strumentale e sicuramente non costruttivo con il quale il circolo Armino intende condurre il proprio mandato politico.
La condotta parziale e tendenziosa, che peraltro ha portato il consigliere Ippolito a votare contro il bilancio per presunti motivi formali e non per le scelte di merito, evidenzia ogni giorno di più la pochezza contenutistica dell’azione politica del circolo Armino.
Alla luce dei tanti e gravi episodi dai quali emerge la falsità e la faziosità delle esternazioni del circolo, che mirano allo stravolgimento della realtà, sarebbe opportuno che ciascun cittadino, al di là dell’appartenenza politica, in futuro, verificasse l’attendibilità di tali esternazioni, anche ai fini della tutela dell’immagine della città stessa.
In conclusione, invitiamo il consigliere di minoranza, pur nel rispetto del suo ruolo di demolitore e denigratore dell’operato altrui, a voler essere quantomeno rispettoso dei fatti storici.
Con il passare del tempo infatti, la città sta valutando chi si impegna quotidianamente per far ripartire la nostra terra e chi, invece, ha come unico obiettivo quello di tentare di mistificare la realtà, offendendo la realtà dei fatti appunto ma soprattutto l’intelligenza dei cittadini palmesi.
I consiglieri di maggioranza