La Casa della Cultura chiude, la stagione teatrale salta e la città si scaglia contro l’amministrazione comunale.
Dall’opposizione l’unica voce di condanna della decisione del sindaco di chiudere la Casa della Cultura, facendo annullare la stagione teatrale, è quella di Pino Ippolito, presidente del Circolo “Armino”, che non si limita a riflettere sulla Casa della Cultura, ma amplia il ragionamento ad altre strutture cittadine.
In una nota stampa Ippolito scrive: “La scandalosa vicenda della fruibilità degli spazi culturali della città mette a nudo lo stato di grave abbandono in cui versano le strutture pubbliche e chiama in causa la responsabilità di passate amministrazioni, ma non assolve quella attuale”.
E sul caso specifico che ha portato all’annullamento degli eventi in programma aggiunge: “È vergognoso e paradossale che solo a poche ore dall’inizio della stagione teatrale, organizzata da una privata associazione, ma con il patrocinio del Comune, si scopra l’inagibilità di una struttura utilizzata sin qui senza alcun problema. Gravi sono i danni, oltre che materiali, all’immagine della città. Chi amministra la città, dopo aver dato prova di grave improvvisazione, si attivi celermente per porre rimedio a questa vergognosa situazione”.
Dell’inopportunità di chiudere la Casa della Cultura si sta parlando in queste ore anche su Facebook; “Ovviamente i locali della Casa della Cultura sono stati regolarmente utilizzati fino alla settima scorsa. I lavori inizieranno proprio adesso, nel momento in cui stava per prendere il via una delle stagioni teatrali più importanti d’Italia. Ci sarebbe da andar via di notte da questa città. Vergogna!”, scrive qualcuno.
“Casa della Cultura: come volevasi dimostrare. Personalmente vorrei ringraziare l’Associazione “Amici della Musica”, uno dei pochi barlumi di cultura in questa Palmi di oggi, spenta e senza prospettive. Vorrei ringraziare questa associazione perché ha sempre operato in modo serio e ad alto livello, regalandoci spettacoli e momenti culturali di cui personalmente ho sempre avuto un gran bisogno. Il fatto che adesso tutta la magnifica stagione teatrale salti e’ l’ennesimo segnale che Palmi sa solo farsi del male, mi sento di chiedere scusa in particolare a Repaci a cui la Casa della Cultura e’ intitolata, perché non siamo un paese degno del suo prestigio”, aggiunge un altro utente.
E ancora: “Più che altro il problema di inagibilità doveva essere sollevato prima di organizzare la stagione teatrale, non annullare gli spettacoli ora che tutto è pronto per partire. Non so di chi sia la responsabilità ma la figuraccia è ed è enorme”.
E tanti altri commenti ancora, in difesa di un patrimonio culturale che la città aveva accolto di buon grado e che in un attimo è svanito,