Se sarà davvero Mimma Di Certo ad andare al ballottaggio, o se sarà uno tra Francesco Trentinella e Pino Ippolito, lo sapremo tra due giorni; quel che è certo, è che chiunque sarà, dovrà fare i conti con gli oltre 3600 voti del primo eletto, Giuseppe Ranuccio.
3642 i voti personali presi dal più giovane degli aspiranti sindaco, 3465 quelli di lista ed una forbice sul secondo che fa paura: Giuseppe Ranuccio viaggia infatti intorno al doppio dei voti dei tre possibili sfidanti, separati l’uno dall’altro da una manciata di voti.
Il risultato è sembrato chiaro sin dall’inizio: Giuseppe Ranuccio è rimasto avanti per tutta la durata dello spoglio in tutti i seggi, al centro come in periferia, sfiorando anche i 300 voti; appaiati, ad una distanza che si è mantenuta costante per quasi tutto lo spoglio, Pino Ippolito, Francesco Trentinella e Mimma Di Certo. E se in un primo momento, e fino alle 7.30 di questa mattina, a sfidare Ranuccio sembrava essere Pino Ippolito, nel giro di qualche ora la situazione è cambiata, con un testa a testa fra Trentinella e Di Certo, staccati di appena 29 voti a fine conteggio.
Conteggio che, però, è stato messo sotto accusa dal candidato Francesco Trentinella, il quale, in virtù dei 29 voti con cui Mimma Di Certo lo ha superato, e sulla base di alcuni conti che non sono sono tornati (si parla di circa 400 schede contestate sai rappresentati di lista, di 41 voti non assegnati nella sezione numero 1 e di problemi nella sezione 11), ha deciso di presentare ricorso in Prefettura, chiedendo la conta delle schede e la valutazione delle schede contestate e di quelle non assegnate.
1661 i voti presi da Francesco Trentinella, 1353 quelli presi dalle due liste a suo sostegno; una bella affermazione per il candidato a sindaco che alla vigilia in molti davano fuori dai giochi.
Chi se l’è vista davvero brutta è stata Mimma Di Certo; la candidata ex dirigente del Partito democratico, oggi sostenuta da tre liste civiche, è rimasta dietro a Trentinella ed Ippolito fino a questa mattina. Quando si era ormai rassegnata, ed aveva capito che al ballottaggio non sarebbe arrivata, ecco arrivare buone notizie dai seggi: alla fine del conteggio delle schede, Mimma Di Certo ha riportato 1690 voti, un dato che se dovesse essere confermato dalla Prefettura, la proietterebbe al ballottaggio con Giuseppe Ranuccio.
E’ una sconfitta a metà, invece, quella di Pino Ippolito, candidato del Circolo “Armino” sostenuto da una sola lista civica, che ha chiuso a 1628 voti personali e 1070 di lista. L’outsider di questo turno elettorale ha sorpreso tutti con un piazzamento di tutto rispetto, e per buona parte dello spoglio è stato avanti sia a Trentinella che alla Di Certo. La sua è stata un’affermazione che si è consolidata perlopiù nei seggi del centro, dove in alcuni casi ha tenuto testa egregiamente a Giuseppe Ranuccio.
Chi non sorride è invece Silvana Misale; l’esito dell’urna non è infatti stato favorevole all’assessore uscente della giunta Barone e già presidente della Ppm, che si è fermata a 1470 preferenze ed ha ottenuto 1953 voti nelle tre liste a suo sostegno.
Non è mai stata aperta la partita neanche per Aldo Trimboli, fermo a quota 507; la sua lista ha ottenuto 357 voti, dato che lo lascia fuori anche dal consiglio comunale.
“Crediamo che la prima cosa da fare sia ripristinare il rapporto di fiducia tra cittadini ed amministratori – ha detto Giuseppe Ranuccio in una intervista rilasciata alla Rai la notte scorsa – Se non si parte da lì non cambierà mai nulla: il primo cambiamento deve avvenire nelle persone”.
E Mimma Di Certo ha commentato: “Sono davvero soddisfatta per il risultato ottenuto da questa squadra, fatta di tanti ragazzi che durante questa campagna elettorale si sono entusiasmati ed emozionati. Molti di loro erano alla prima esperienza. Adesso ci prepariamo al ballottaggio con serenità, ci rimettiamo subito a lavoro per affrontare al meglio queste due settimane che si separano dal voto”.