Il femminicidio visto da due prospettive contrapposte. Quella della vittima e quella del carnefice. È di questo che parla “Dopo il buio. Storia di un amore malato”, l’opera edita da “Tra le righe dei libri”, e scritta da Merilia Ciconte.
E sarà la stessa autrice a raccontarne le origini domenica 28 maggio a Gioia Tauro, grazie ad un incontro organizzato dal Laboratorio di lettura, guidato da Monica Della Vedova e Saveria Lollio, che si terrà a Palazzo Baldari alle ore 18.
Ancora una volta protagoniste indiscusse sono le donne e le loro mille sfaccettature. Prima fra tutte Viola, la quasi vittima di omicidio di cui parla la scrittrice, narrando di una bella storia d’amore, tramutatasi in un inferno.
E poi ancora Anna Maria Deodato, presente all’evento insieme alle artiste gioiesi che del gentil sesso parlano attraverso i pennelli.
Previsti inoltre gli interventi di Elisabetta Tripodi, ex sindaco di Rosarno e Serena Multari, componente commissione Pari opportunità della Regione Calabria.
Il tutto dopo essere travolti dalle bellezze del Metauros supportati da Alessandra Bagalà, che alle 17 inizierà il percorso guidato del museo archeologico.
Un’iniziativa patrocinata dal comune di Gioia Tauro nel mese dedicato ai libri, per affrontare senza banalità e luoghi comuni una tematica sempre più accanita come quella del femminicidio.