I sacchi dell’immondizia abbandonati in strada, a Palmi non si vedevano da anni, dal 2013, anno della crisi che ha interessato tutta la Regione Calabria, durante il quale per mesi e mesi i Comuni hanno sofferto per la presenza in strada di immondizia. Sono passati solo due giorni dallo stop al servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti, tre se si somma la giornata di sciopero proclamata dai lavoratori della Radi, e Palmi inizia a soffrire.
Agli angoli delle strade, sia in periferia che al centro, davanti ai portoni delle abitazioni, ovunque si iniziano a vedere cumuli di rifiuti, lasciati da cittadini che non sanno come disfarsene. Chi può ha accumulato i sacchi in giardino, ma chi non ha un giardino o un’area privata all’aperto dove lasciarli, vive una situazione di disagio. Disagio che sembra destinato ad aumentare di giorno in giorno, anche perché il sito di stoccaggio istituito nei locali ex sede dell’Ama, è ormai saturo ed all’esterno si iniziano a vedere sacchi con i rifiuti.
I custodi giudiziari della Radi hanno comunicato al Comune di Palmi la sospensione del servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti, giustificata dal fatto che i mezzi a disposizione dell’azienda non sarebbero più idonei a svolgere il servizio. Ma, stando a quanto appreso ieri, negli altri centri in cui Radi effettua il servizio di raccolta dei rifiuti, il servizio non sarebbe stato interrotto bruscamente come a Palmi.
Gli altri motivi della sospensione del servizio sarebbero legati al fatto che il contratto della Radi con il Comune di Palmi è scaduto, nonché al mancato pagamento delle fatture dei mesi scorsi, ma stando a quanto appreso e dichiarato dall’amministrazione comunale, il Comune di Palmi ha prorogato il contratto con Radi e proprio ieri mattina sarebbe stata pagata la fattura per il servizio svolto nel mese di settembre 2016, per un totale di 73mila euro. Quanto alle fatture di ottobre e novembre, queste sarebbero giunte solo pochi giorni fa negli uffici di palazzo San Nicola, e dovrebbero essere pagate entro breve tempo.
Intanto il Comune di Palmi sta cercando di tutelarsi e di impedire che la situazione dei rifiuti degeneri. Proprio ieri mattina l’ufficio ambiente e la polizia locale, su input dell’assessore al ramo Filippo Calabrò, avrebbe contattato alcune ditte che svolgono il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e invitato Radi a riprendere lo svolgimento del servizio di raccolta della differenziata porta a porta fino a quando non sarà possibile per l’Ente affidare l’appalto ad un’altra azienda in maniera provvisoria, fino cioè all’espletamento del bando di gara per l’affidamento pluriennale del servizio.
Il Comune potrebbe, e non è escluso che lo faccia, diffidare Radi per aver interrotto il servizio senza il dovuto preavviso, addebitandole il procurato inquinamento ambientale. È attesa in queste ore la risposta dell’azienda alla richiesta del Comune di proseguire il servizio di raccolta fino ad assegnazione temporanea ad una nuova azienda.
Se non si interviene immediatamente, la città corre il rischio di trovarsi sommersa dai rifiuti.