ROSARNO (10 agosto 2011) – I carabinieri hanno arrestato Francesco Pesce, uno dei latitanti più pericolosi d’Italia. Il 33enne era ricercato da più di un anno.
I Carabinieri del Comando Provinciale,del Ros di Reggio Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia, ieri sera, hanno fatto irruzione all’interno di un capannone a Rosarno e hanno scovato Francesco Pesce, sfuggito alla cattura nell’operazione All inside del 28 aprile 2010.
Francesco Pesce, reggente della potente cosca, è stato sorpreso in un bunker interrato, collocato all’interno del cortile dell’azienda “Demol Sud” di Rosarno.
Il bunker era delle dimensioni di circa 40 mq composto da tre locali (cucina, bagno e camera da letto), al quale si accedeva mediante botola azionabile da meccanismo elettro – pneumatico attivato da telecomando. Il nascondiglio era fornito di impianto di video sorveglianza, aria condizionata, collegamento a internet e televisione con parabola.
Nell’operazione è stato arrestato anche Antonio Pronestì, di 44 anni, con l’accusa di favoreggiamento personale con l’aggravante mafiosa. L’uomo è il titolare della ditta “Demol sud” sas in cui è stato realizzato il bunker.
Lucio Rodinò