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Cittanova: approvato in consiglio il bilancio consuntivo

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L’altro ieri in seduta consiliare la maggioranza del sindaco Cosentino, ha approvato il bilancio consuntivo 2015, registrando i voti contrari dei due gruppi di opposizione, “Per Cittanova” guidato dall’ ex sindaco Alessandro Cannata’ e “Sollevante – Per Cittanova Libera” rappresentata dalla consigliera Luisa Foci.

Soddisfatto per i risultati raggiunti, il primo cittadino, che ha specificato i tratti salienti del consuntivo.

“Abbiamo rispettato il patto di stabilità 2015 – ha affermato Cosentino – e otto parametri su dieci della situazione di deficitarieta’ strutturale, abbiamo riportato un equilibrio sostanziale con un notevole risparmio sulla spesa generale e su quella relativa al personale, senza aumentare di un centesimo le tasse, diversamente da quanto operato dalle precedenti amministrazioni”.

Per il sindaco Cosentino, l’amministrazione ha “dimostrato di lavorare bene con lo sguardo sempre attento alle tasche e ai bisogni dei cittadini”.

Di avviso opposto i consiglieri di minoranza.

Netta la posizione di Luisa Foci, distante dalle dichiarazioni del sindaco e dall’attività dei suoi assessori.

“Ci ritroviamo ad approvare – ha spiegato la consigliera – un rendiconto di gestione in netto ritardo rispetto alla data di scadenza fissata al 30 aprile dell’anno in corso, per di più vuoto di contenuti. Oggi – ha proseguito – possiamo rendicontare una pessima gestione nel sociale con un assessore che non dà risposte ai cittadini, lo spopolamento e l’abbandono del centro storico e di molti quartieri del paese, un cimitero che è diventato una pista di rally, con un via vai frequente di automobili al suo interno. Analizziamo – ha concluso la Foci – un Documento Unico di Programmazione cui questa amministrazione dovrebbe ispirarsi nella propria attività, che rappresenta solo un libro dei sogni”.

Luisa Foci non ha risparmiato nessuno nella sua relazione contraria al rendiconto 2015, evidenziando solo aspetti negativi e sottolineando che gli atti compiuti dalla maggioranza di palazzo Cannata’ si riducono semplicemente ad “atti dovuti che chiunque, per precisa disposizione di legge, avrebbe dovuto compiere”.

“Un commissario prefettizio avrebbe fatto molto meglio”, questa l’affermazione, in prima battuta di Alessandro Cannata’.

Per il consigliere di opposizione si tratta di un bilancio consuntivo che riporta solo numeri e nessuna idea politica per Cittanova.

“Se ridurre la spesa – ha dichiarato Cannata’ – significa perdere 15 posti di lavoro, non pagare le spettanze di alcuni dipendenti comunali di categoria bassa, ritardare i pagamenti dei fornitori o di chi esegue i lavori o contrarre debiti, allora noi non siamo d’accordo”.

Anche con riferimento alla tassazione, il gruppo di minoranza Per Cittanova, fornisce una versione diversa, sottolineando come non sarebbe possibile aumentare le imposte che hanno già raggiunto il tetto massimo consentito. E ciononostante – ha incalzato Cannata’ – vi è una disparità tra la qualità dei servizi offerti e le tasse sopportate dai cittadini.

Ritorna, Cannata’, sull’assenza di dialogo in consiglio comunale e batte ancora una volta “sull’effettiva libertà di parola” che, secondo lo stesso consigliere di minoranza, esisterebbe in seno alla maggioranza.

“Il sindaco – ha specificato Alessandro Cannata’ – in più di un’occasione ha evocato a se’ le risposte relative alle domande rivolte ad alcuni assessori, realizzando così un fatto grave. E la motivazione? O perché gli altri non sono in grado di rispondere o perché pensa che possano dare risposte veritiere, distinte e distanti da quella che lui pensa essere la verità”.

Sulla base di quanto esposto, a dire del consigliere, “non si poteva votare un conto consuntivo presentato con 38 giorni di ritardo sulla scadenza improrogabile stabilità dalla legge, e presentato da un’amministrazione che a tutt’oggi non ha adottato come giunta il bilancio preventivo, la cui scadenza per l’anno 2016 era fissata senza proroghe al 30 aprile di quest’anno”.

“Non potevamo votare per un’amministrazione – ha concluso Cannata’- che non sa che la legalità consiste anche nel rispetto delle scadenze stabilite dalla legge”.

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