La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha confiscato i beni dell’imprenditore vibonese Ettore Tassi per un valore di quasi sei milioni di euro.
I finanzieri hanno accertato l’esistenza di un enorme squilibrio tra il reddito dichiarato dall’imprenditore che opera nel settore degli abiti da sposa e il patrimonio di cui dispone.
Ettore Tassi, 57 anni, è stato già condannato nel 2006 a quattro anni e quattro mesi di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso, tentata rapina, furto e detenzione illegale di armi, e secondo gli inquirenti è un esponente del clan Molè di Gioia Tauro.
Il provvedimento di confisca è stato emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria.
I finanzieri hanno analizzato i contratti di compravendita, le scritture private e gli atti notarili per ricostruire tutte le operazioni economiche effettuate da Tassi e dai suoi familiari. Al termine delle indagini è emerso che negli ultimi 30 anni Tassi ha avuto un arricchimento anomalo in rapporto al reddito dichiarato (alcuni anni addirittura l’uomo ha dichiarato di non percepire reddito).
Sono stati confiscati due atelier di abiti da sposa intestati alle figlie (Le spose di Chiara e Le spose di Chiara Srl), una villa e diversi fabbricati a Ricadi e due depositi a risparmio nominativi.