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Due computer per comunicare con i parenti lontani

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GIOIA TAURO – Il Rotary club di Palmi ha donato alla Caritas della Parrocchia di S. Ippolito Martire di Gioia Tauro due postazioni informatiche per consentire ai migranti che non hanno modo di collegarsi a internet, la possibilità di comunicare con i propri parenti e l’accesso ai mezzi informatici anche alle famiglie indigenti.

I due computer si trovano all’interno della sede della Caritas del Piano delle Fosse e il progetto rete Rotary sarà gestito da Evelyn Monardi.

Nel pomeriggio di ieri i soci del Rotary, i volontari della Caritas e i rappresentanti delle altre associazioni gioiesi hanno partecipato insieme al vescovo Milito, al parroco don Antonio Scordo, al presidente del consiglio comunale Santo Bagalà e al presidente del Rotary Totò Castellano, all’inaugurazione e alla benedizione della sala in cui sono state allestite le due postazioni.

“Molti ritengono che il Rotary sia un club elitario – ha dichiarato Castellano – ma non è così. La Rotary foundation sostiene progetti importantissimi in tutto il mondo e ha abbracciato subito questa nostra iniziativa. Permettere a chi ha difficoltà la possibilità di accedere alla rete per comunicare con i propri familiari o per portare avanti i propri studi è molto importante. Abbiamo coinvolto la Caritas e la disponibilità del parroco e della responsabile della Caritas Simona Scarcella hanno reso tutto molto semplice”.

Castellano ha inoltre parlato dell’altro progetto attualmente in corso che riguarda la musicoterapia ai ragazzi diversamente abili. “Abbiamo iniziato tre anni fa – ha detto – con 10 ragazzi e quest’anno sono venti. I benefici sono notevoli e i saggi sono momenti davvero commoventi”.

Il vescovo Milito ha parlato dei vantaggi e della positività che possono arrivare dalla tecnologia quando è usata per fare il bene e ha concluso dicendo “lavorando in sinergia e con un po’ di attenzione si possono ottenere grandi risultati”.

Il parroco don Antonio Scordo ha tracciato un quadro drammatico sulle condizioni di vita di molte famiglie gioiesi. “Nell’ultimo anno – ha detto – abbiamo distribuito oltre 4 mila euro di buoni spesa e ci sono tantissime persone a cui quotidianamente mancano anche i soldi per comprare il pane. In città c’è molta povertà e bisogna fare tutto il possibile per aiutare le persone a superare le difficoltà quotidiane. Dalla collaborazione – ha concluso il parroco – tra le diverse realtà è possibile far nascere cose grandi. Da oggi la città e il territorio hanno un nuovo importante servizio”.

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