ROSARNO – Gran parte della puntata di ieri di Gazebo è stata dedicata alla situazione dei migranti a Rosarno.
Dopo il toccante reportage da Lampedusa, Diego Bianchi (in arte Zoro) è tornato a Rosarno per raccontare la situazione dei migranti nel centro pianigiano.
Con la videocamera sempre accesa, Zoro ha trascorso due giorni nella Piana e ha fatto entrare il pubblico di Rai Tre, nei ghetti e nelle baracche dove vivono i migranti africani.
Diego Bianchi ha incontrato Francesco Bonelli, l’assessore comunale a cui è stata incendiata l’automobile, ha visitato il campo di Testa dell’acqua e quello della zona industriale.
Il conduttore di Gazebo ha intervistato il sindaco Elisabetta Tripodi prima di salire sul camper di Medici per i diritti umani ed entrare insieme ai volontari del progetto Terra Giusta nel capannone occupato nella zona industriale del Porto, dopo la demolizione delle baracche e nei casolari tra le campagne di Rizziconi e Taurianova dove sono presenti altri gruppi di migranti.
Il lungo stop per un posto di blocco della Polizia, i ragazzi in piazza che giocano alla “murra”, i ferri ed i mattoni a vista di molte abitazioni, tipici del “non finito calabrese”, le biciclette dei migranti per strada e la drammaticità delle condizioni di chi vive nei campi, hanno restituito in maniera sincera le contraddizioni e le caratteristiche dell’attuale situazione rosarnese.
Gazebo ha infatti ancora una volta raccontato un angolo di Italia per quello che realmente è, senza lasciarsi distrarre dai toni eccessivamente sensazionalistici tipici del giornalismo televisivo in voga negli ultimi anni.