CITTANOVA – Si conferma una prassi il “dialogo politico”, a suon di manifesti, tra le forze che amministrano il paese.
“1,5 milioni di euro dal Ministero dell’Ambiente per lavori che interessano Palazzo Cannatà; 3 milioni di euro dal Ministero degli Interni per il Polo Solidale per la Legalità, la palestra di Viale Mantova e l’impianto di videosorveglianza; 8 milioni di euro per il cinema, le case popolari del quartiere Forio, la villa comunale, le strade interpoderali, il centro di aggregazione in località Torre ed altri; 600 mila euro dal Parco d’Aspromonte per le zone pic nic di Zomaro e per il ripristino del centro visite; contributi provinciali diretti ed indiretti per altre strutture”.
Al di là di una mera elencazione, la compagine di Cannatà, attribuisce agli attuali amministratori i ritardi e l’incompiutezza delle opere sopra indicate sia in relazione alle strutture comunali che ai progetti di riferimento provinciale.
Tra questi ultimi sono richiamati: “i lavori a Bombino, la rotonda che è stata prevista nella stessa località, la sistemazione del quadrivio di Zomaro, la palestra comunale della scuola media , l’impianto di pubblica illuminazione sulla strada Cittanova – Taurianova ” .
“Fatti incontrovertibili e veri”: con tale espressione, il gruppo di opposizione in consiglio comunale, intende rappresentare la situazione delle infrastrutture cittanovesi.
Una battuta, in ultima analisi, anche sulla nettezza urbana: ” il paese non è pulito nonostante una raccolta differenziata ben collaudata con i cittadini che la eseguono in maniera esemplare”.
Conclude il manifesto: “No, non è politica fatta bene, non è nemmeno politica…è solo demagogia” ed è altrettanto chiaro il richiamo, da parte del gruppo di Alessandro Cannatà, alla figura del consigliere Francesco D’Agostino sebbene non esplicitamente palesata.