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Esposto al Severi uno studio della Rete chiesa e scuola su giovani e famiglia

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GIOIA TAURO – Ieri nell’auditorium dell’Istituto “Severi” di Gioia Tauro, la Rete su Giovani e Famiglia, voluta due anni dal vescovo Milito e accolta dai dirigenti scolastici delle scuole della Piana, ha dato i suoi primi frutti con la presentazione di un dossier creato in collaborazione con il Consultorio Familiare diocesano e gli studenti delle singole scuole coinvolte.
Il vescovo nella sua introduzione ha inserito l’incontro all’interno del progetto di partenariato tra le scuole e la Diocesi a cura dell’Ufficio scuola guidato da don Emanuele Leuzzi e don Antonio Lamanna.

«Avvicinare gli studenti – ha detto – nell’ascolto per dare a tutti indistintamente la possibilità di riuscire a scuola, di esprimere le proprie responsabilità. La Rete creata permetterà una continua presenza, a scuola, in famiglia e nel tempo libero, di coloro i quali desiderano il bene dei ragazzi».

Davanti ad alunni e insegnanti degli istituti di Gioia Tauro, Rosarno, San Giorgio Morgeto e Rizziconi, Franco Greco, docente di religione e componente da vent’anni del Consultorio, ha presentato i dati raccolti attraverso lo strumento del sondaggio delineando il profilo dello studente medio della Piana.

Cinque sono stati gli indicatori di confronto che, secondo lo studio, generano o meno il successo scolastico degli alunni: il vissuto familiare del ragazzo, identità corporea, emotività, la gestione del tempo, e l’adattamento scolastico.

«Il fine di questa ricerca – ha spiegato il preside del Severi, Giuseppe Gelardi – è quello di permettere alla scuola di non essere solo una macchina – insegna -nozioni, bensì un soggetto con cui i ragazzi possano rapportarsi e relazionarsi, quasi come un genitore». E a fargli eco sono stati anche gli altri dirigenti seduti al tavolo dei relatori, La Valva, Eburnea, Vitale e Gramendola: «Preferiamo un voto alto in condotta ad uno alto in matematica. Se il ragazzo va bene in condotta vuol dire che la scuola ha saputo ascoltarlo».

Al termine del dibattito creatosi tra studenti, dirigenti e vescovo, Gelardi, su richiesta degli studenti, ha dato mandato agli alunni rappresentanti d’Istituto, Ippolito Mazzitelli e Sara Luccisano, di raccogliere fondi per contribuire al progetto diocesano “Un pozzo per la Costa D’Avorio”.

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