Riceviamo e pubblichiamo:
In relazione ad alcuni articoli di stampa recentemente pubblicati da varie testate corre l ‘obbligo di fornire le seguenti precisazioni.
La situazione finanziaria del Comune di Gioia Tauro è in realtà estremamente critica ma in ragione di una sofferenza di cassa, praticamente una crisi di liquidità, più che per l’esposizione debitoria, che non risulta particolarmente grave.
I disservizi venutisi a creare, solo per un paio di giorni, nel sistema della raccolta differenziata non sono stati causati dal “blocco dei mezzi” da parte della ditta che ne gestisce il noleggio (cosa che non si è verificata), bensì da una temporanea difficoltà di approvvigionamento del carburante.
Il problema principale, sul quale è opportuno ritornare, è quello della precaria situazione finanziaria e, al riguardo , si precisa quanto segue:
• Contrariamente a quanto riferito in qualche articolo, il Comune di Gioia Tauro non è in attivo di cassa, ma dispone di appena € 500.000 circa (alla data del 15 c.m.), con esclusione di circa € 10.000.000, mutuati dalla CDP, i quali però sono tutti a destinazione specifica. L’anticipazione di cassa di €. 3.600.000 annui è praticamente esaurita. Il problema non è nuovo al Comune di Gioia Tauro, tant’è che già precedentemente a questa gestione commissariale, allorquando la legge lo ha consentito, è stato persino chiesto un aumento dell’anticipazione. Contrariamente a quanto riportato in qualche articolo, alla data del 09.05.2014, il Comune di Gioia Tauro, su una disponibilità complessiva di anticipazione di € 3.600.000 circa, ne aveva già utilizzati€ 2.160.000 circa, con una residua disponibilità di € 1.440.000. Il riferimento ad € 197.996,83 non è relativo all’attivo di cassa, ma al totale dei pignoramenti eseguiti alla data del 9 maggio u.s. Quanto ai 10.000.000 di euro mutuati dalla CDP, essi hanno la specifica destinazione vincolata prevista dal D.L. 66/2014. Servono, infatti, a pagare i debiti risultanti a tutto il 2013, mentre la pressione debitoria attuale riguarda essenzialmente i contratti e le forniture del 2014.
• L’auspicata conoscenza del piano analitico dei costi Tasi e Tari è agevolmente rilevabile dalla lettura, sul sito ufficiale del Comune, delle apposite delibere di approvazione delle aliquote e delle tariffe, regolarmente pubblicate.
• Riguardo ai ritardi nell’esecuzione dei lavori al campo Cesare Giordano, essi sono dovuti ad un adeguamento progettuale a costo zero finalizzato al miglioramento del sottofondo del terreno di gioco. La variante progettuale, purtroppo, è ancora in attesa dell’approvazione della Lega Nazionale Dilettanti.
• I riferiti “fondi regionali per le non autosufficienze” sono stati effettivamente incassati dal Comune, ma non nel corrente anno, bensì addirittura nel 2011 e tali somme non risultavano in cassa già all’atto dell’insediamento di questa gestione commissariale. La stessa cosa va detta per i fondi Pisu già precedentemente accreditati.
• In buona sostanza, tutti i fondi che pervengono al Comune, di qualsiasi provenienza essi siano, confluiscono su un unico conto di tesoreria. Sono anni che le disponibi lità vengono utilizzate praticamente per garantire la funzionalità dell’Ente ed i servizi ordinari.
Ciò è dovuto storicamente non solo alla limitatezza dei finanziamenti ma anche ad un’endemica carenza di gettito tributario. È questa una situazione ormai consolidata negli anni con la quale dovrà necessariamente confrontarsi qualsiasi Amministrazione che succederà all’attuale.
Tanto più che l’obiettiva riduzione di trasferimenti erariali consente sempre meno di sopperire alla carenza di gettito tributario.
Ci si augura che, con la scadenza per il pagamento dei tributi comunali, si possa incassare, in questi giorni, una somma sufficiente a garantire la funzionalità dell’Ente che i soli € 500.000 di residuo di cassa, alla data precedente la scadenza del 16 c.m., peraltro a destinazione specifica – sia ben chiaro – non garantiscono.
È la stessa ragione per cui questa gestione commissariale, la quale non può che essere tecnica, si è vista costretta, pur con ogni migliore predisposizione, ad applicare le aliquote e le tariffe ad un livello elevato che consentisse il rispetto dei parametri di legge.
Questa è la situazione oggettiva risultante dai conti pubblici del Comune; su altro non si ritiene di dovere interloquire.
Il commissario straordinario
Prefetto Raffaele Ruberto