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Palmi: duro attacco della minoranza consiliare

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Riceviamo e pubblichiamo:
Il copione è sempre il medesimo: una gestione privatistica e clientelare della cosa pubblica. Si continuano ad usare sistemi e metodi che denotano, in maniera inconfutabile ormai, una visione della politica incentrata esclusivamente sulla conservazione del potere e sul favoreggiamento di interessi particolari, amicali e/o parentelari. Il tutto, cosa ancor più grave, facendo ricorso a mezzucci di ogni genere; ai limiti della legalità!

Da oltre due anni la città è costretta a subire l’incapacità e le nefandezze consumate da questa amministrazione. Anche se ormai, purtroppo, parte della cittadinanza appare rassegnata a questo triste destino, riteniamo sia doveroso denunciare politicamente la dannosità amministrativa e la pericolosità sociale di chi ci sta governando.

Ed invero, dopo aver contrastato l’elaborazione di un Piano Strutturale Comunale chiuso alla partecipazione popolare che, peraltro, potrebbe aver favorito persino alcuni tecnici nonché diversi consiglieri comunali,
dopo aver contrastato, con ogni mezzo, la “cencelliana” distribuzione di moltissimi immobili comunali, concessi senza seguire procedure ad evidenza pubblica che avrebbero garantito trasparenza e partecipazione, per seguire invece la via della trattativa privata e dell’affidamento diretto ad amici od addirittura parenti,
dopo aver pubblicamente stigmatizzato gli affidamenti diretti di incarichi professionali, che in alcuni casi beneficiano finanche parenti stretti dell’attuale sindaco Barone,

Avvertiamo oggi la necessità di render noto l’ultimo, grave, atto di arroganza perpetrato dai nostri amministratori. Qualche giorno fa, precisamente il giorno 31.10.2014, si è consumata l’ennesima offesa alla democrazia. La commissione elettorale, presieduta dal sindaco Barone e composta dai consiglieri Gagliostro e Del Duca, in assenza (annunciata e per problemi familiari) del componente di minoranza consigliere Frisina, ha provveduto alla individuazione dei soggetti che andranno a svolgere la funzione di scrutatore alle prossime consultazioni regionali, mediante NOMINA DIRETTA di amici e parenti (addirittura sorelle, cognati e nipoti di componenti della maggioranza, nonché almeno 24 soggetti già favoriti in occasione delle ultime elezioni). Cosa ancor più grave, è che l’intera maggioranza consiliare, guidata dal sindaco, si è “appropriata” anche della quota di scrutatori che, per legge, avrebbe dovuto indicare la minoranza. Il gesto, arrogante, presuntuoso e prevaricatore, preclude quindi all’attuale opposizione consiliare la possibilità di procedere alla selezione degli scrutatori di spettanza. E ciò, alla luce del fatto che come ormai noto e consuetudinario, la stessa avrebbe proceduto mediante PUBBLICO SORTEGGIO, lascia davvero basiti. Si è deciso quindi di interrompere, scientemente e brutalmente, una buona pratica amministrativa che, peraltro, grazie a noi veri e propri pionieri, aveva trovato apprezzamento e vasta diffusione sull’intero territorio calabro.

Questa inqualificabile scelta amministrativa, è solo l’ultima di una lunga serie di errori e lacune che da oltre due anni mettono in luce l’inadeguatezza e la improduttività dell’attuale squadra di governo. Al di là della totale assenza di una seria programmazione progettuale per la Palmi del domani, e senza soffermarci sulla lapalissiana approssimazione con la quale si gestisce la ordinaria amministrazione, ci sentiamo di poter affermare, oggi, che questa esperienza di governo ha ampiamente fallito. Quando valori come la trasparenza e l’imparzialità, -che sono principi base che dovrebbero orientare il modo di agire in senso democratico- vengono ripetutamente disattesi ed anzi calpestati, è chiaro che non è più procrastinabile un repentino, magari brusco, ritorno ad uno status di vera ed ordinaria democrazia.

Caro Sindaco, cari amici di maggioranza, osservate la realtà che vi circonda. Prendete atto, con coscienza, che la vostra proposta politica non ha più nulla di buono da offrire alla nostra città se non ad antichi e nuovi vassalli, valvassori e valvassini del Baron-feudo. Prima di verificare concretamente l’impietoso giudizio della gente di Palmi sul vostro operato, assumete una decisione che, comunque, vi renderebbe onore.. per il bene di tutti, dimettetevi.

Palmi 03.10.2014
I Consiglieri Comunali di minoranza
Salvatore Boemi, Giuseppe Ranuccio, Pasquale Frisina, Francesco Surace

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