ROSARNO – Sedici persone appartenenti al clan Cacciola di Rosarno sono state arrestate questa mattina dai carabinieri del comando Provinciale di Reggio Calabria e dalla polizia olandese e tedesca, su richiesta della direzione distrettuale Antimafia. Sono accusate di traffico internazionale di cocaina, sequestro di persone e riduzione in schiavitù.
Si tratta di Marc Feren Claude Biart (47 anni localizzato in Olanda), Domenico (60 anni scomparso dal 18 agosto 2013), Francesco (46 anni), Giovan Battista (50 anni), Giuseppe (33 anni, ai domiciliari, già detenuto), Gregorio (34 anni), Maria (39 anni) e Vincenzo Cacciola (37 anni), Concetta Cinquegrani (36 anni localizzata in Germania), Cinzia (31 anni), Girolama (41 anni) e Mercurio Gurmace (45 anni), Teresa D’Agostino (58 anni), Carmelo De Maria (40 anni, localizzato in Germania) Raffaele Gallo (40 anni ai domiciliari) e Jessica Oppedisano (32 anni).
L’operazione è stata effettuata in Calabria, in Olanda e in Germania. Secondo gli investigatori molte delle persone arrestate sono coinvolte nel traffico di droga, confermato dai numerosi sequestri di carichi provenienti dall’Olanda.
L’operazione, denominata Mauser, avrebbe portato alla luce anche dinamiche relazionali interne alla famiglia Cacciola. Grazie al contributo della collaboratrice di giustizia Giuseppina Multari, gli investigatori hanno scoperto, una serie di comportamenti vessatori e di riduzione in schiavitù operati dai Cacciola.
Alla donna, costretta alla segregazione, veniva imputato il suicidio del marito Antonio Cacciola, avvenuto in circostanze mai del tutto chiarite.
