GIOIA TAURO – La Corte d’appello di Reggio Calabria ha condannato a 16 anni di carcere Vincenzo Perri. Il trentenne è accusato dell’omicidio di Vincenzo Priolo, avvenuto a Gioia Tauro l’11 luglio 2011.
Perri era stato condannato in primo grado dal gup del Tribunale di Palmi a 18 anni di carcere, mentre ancora si trovava in stato di latitanza. Secondo la ricostruzione della polizia e della procura di Palmi, l’11 luglio 2011 Vincenzo Priolo e altri tre giovani parteciparono al pestaggio di Perri sulla Provinciale 1 di Gioia Tauro.
Subito dopo il pestaggio Perri uccise Priolo facendo perdere da quel giorno le sue tracce. La sua latitanza durò fino al 18 marzo scorso di quest’anno.
Da quel delitto, secondo quanto ricostruirono gli inquirenti, nacque una faida familiare che portò all’uccisione di Giuseppe Priolo e di Francesco Bagalà, uno dei giovani che aveva partecipato al pestaggio di Perri, e al tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte, parente di Perri arrestato insieme a altre 5 persone con l’accusa di avere ammazzato Giuseppe Priolo.