Riceviamo e pubblichiamo:
Siamo ormai al teatro dell’assurdo con scene che rischierebbero di far rabbrividire anche i grandi drammaturghi ; ad Achille Campanile, sebbene non amava essere definito il padre italiano di questa importante corrente, sarebbe venuta una serie crisi di identità.
Quanto accade, in Calabria, nella Piana di Gioia Tauro in particolare, è ormai l’evidente emblema del paradosso.
Una conferenza stampa, nel suggestivo Palazzo Alemanni, serve al Presidente Scopelliti, per incalzare la campagna elettorale con l’ennesimo reboante annuncio di piogge di milioni sulla Calabria. Questa volta, come già era accaduto ai tempi della vicenda della tesoreria del Comune di Gioia Tauro che portò all’anticipo all’ente di somme dovute. Si tratta di un contributo milionario che la Veolia, la “nobile” multinazionale francese, riconosce alla Regione; ci verrebbe da dire “per grazie ricevute”.
Non capiamo il perché ci vengono in mente i gadget e i giocattoli che i potentati dei fast-food, le case petrolifere o i magnati del tabacco regalano ai bambini dei paesi sottosviluppati, peggio ancora come avviene in America le corporazioni finanziano le campagne elettorali.
Questa volta , invece , ci troviamo innanzi alla donazione di un “utile”strumento di supporto all’istruzione per i ragazzi e le ragazze della nostra terra; un Olipade, della “mitica” Olivetti, un tablet di ultima generazione. Purtoppo, temiamo che questo possa servire poco a rilanciare una scuola che, dalle nostre parti più che altrove , per scelte politiche sbagliate, vive una decadenza generale .
Oggi , non ci troviamo solo di fronte ad ulteriore iniziativa di propaganda , la solita politica dei proclami dell’attuale giunta regionale, ma siamo innanzi all’affermazione di un principio aberrante che è l’idea che in Calabria e nella Piana di Gioia Tauro il sostegno allo sviluppo , Melicuccà docet, debba passare attraverso la capacità di attrarre “investimenti” in cambio alla resa in disponibilità di pezzi di territorio a violenze ambientali di ogni genere.
Infatti da un inceneritore siamo passati a due e le discariche si stanno reiterando e moltiplicando solo nel territorio pianigiano (Melicuccà,Rosarno,San Calogero ecc)
Tutto questo avviene in barba alla realtà, non bastano prebende e “palliativi” per risolvere il problema dei rifiuti . Ci chiediamo perché non si investe davvero nella raccolta differenziata e tutte le risorse si orientino in quella direzione con interventi mirati anche sotto il profilo culturale, educativo e sociale. Ci chiediamo perché non si investe in prevenzione e nella rimozione delle cause stanno all’origine della crescita della malattie tumorali nel territorio ? tra le principali cause c’è l’inquinamento ambientale e le infiltrazioni nelle falde acquifere , non ci pare che la politica delle mega-discariche di servizio sia il toccasana.
Importante è stata la presa di posizione del Sindaco di Gioia Tauro , Bellofiore anche se riteniamo che non sia proficuo puntare sulla sola rivendicazione dei royalties . Serve non abbandonare anzi rilancia la mobilitazione . Infatti ,è necessario subito che si ritorni ad avere rispetto dell’uomo e del suo ambiente e che si rimetta al centro l’interesse del cittadino e della sua salute , piuttosto che quello delle multinazionali e del profitto.
Urge superare il Commissariamento , con assunzione di responsabilità politica, ripensare il sistema dei rifiuti, a partire dalla condivisione vera delle scelte con le popolazioni.
Non è più tempo , come avviene a Melicuccà e alla Regione Calabria , mettere a rischio la salute per qualche milioncino di euro.
Gioia Tauro 13.05.2011
Antonino Calogero
Segretario Generale Cgil