ROSARNO – Il presidente della camera, Laura Boldrini, venerdì 12 luglio farà tappa a Rosarno per incontrare il primo cittadino medmeo, Elisabetta Tripodi, al quale aveva espressamente promesso, nell’incontro avvenuto poche settimane fa presso la “Camera dei Deputati”, al quale erano presenti anche Gianni Speranza (sindaco di Lamezia Terme) e Maria Carmela Lanzatta (sindaco dimissionario di Monasterace), di voler esprimere personalmente la propria solidarietà all’importante cittadina pianigiana per il momento difficile (sia dal punto di vista economico che sociale) che questa sta attraversando.
A riceverla nella sua tappa Calabrese, oltre alle massime autorità giuridiche ed ecclesiastiche, vi sarà una delegazione di primi cittadini sia pianigiani che locridei, compreso il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà, il quale «aveva invitato la rappresentante della terza più importnate carica della Repubblica a visitare, nell’occasione, il proprio comune, in modo da mostrarle il vero volto della Calabria che sa vincere le sfide epocali per il suo futuro».
L’on. Boldrini, attraverso una nota della sua Segreteria, si è detta «lieta di poter incontrare una delegazione di amministratori di Cittanova a Rosarno», considerati i tempi stretti della sua visita, che le impediscono di modificare il programma.
Il sindaco di Rosarno, per l’occasione, oltre ad esprimere vicinanza e solidarietà a Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace, che ha rassegnato le dimissioni, «come gesto estremo di un percorso amministrativo irto di difficoltà e solitudine», ha invitato l’ex sindaco «a presenziare per la visita della Presidente della Camera On. Laura Boldrini che si terrà dopodomani a Rosarno e con lei ai cittadini e alle cittadine della Locride, quale momento di condivisione con la terza carica dello Stato dei sentimenti e delle opinioni di una terra che ha in sé gli anticorpi necessari per reagire e manifestare tutta la propria forza».
«È giusto infine ricordare – ha concluso la Tripodi – che in questi anni la conduzione degli enti locali nel nostro territorio è diventata un compito difficilissimo che, spesso, sfianca anche le persone più combattive e resistenti».
Francesco Comandè