PALMI – Fare cassa in un momento di difficoltà economica come quello che stiamo attraversando si può, e a breve anche Palmi potrà beneficiare dei vantaggi derivanti dal canone ricognitorio e non ricognitorio del patrimonio.
La giunta comunale ha infatti approvato una importante delibera attraverso la quale l’ente potrà incassare somme di denaro da utilizzare per la spesa corrente, e potrà farlo per effetto della legge 127 del 97, che consente agli enti di farsi corrispondere un canone per ogni porzione di suolo, sottosuolo e sovrasuolo “occupato” da aziende, privati e via dicendo.
«La giunta ha approvato proprio ieri una importante delibera, che adesso attende solo l’ok del consiglio comunale – ha detto Antonio Papalia, consigliere di maggioranza – In pratica grazie a questa legge, sarà possibile incassare somme di denaro da chi utilizza il suolo comunale, ma anche il sottosuolo o sovrasuolo, e così, ad esempio, l’Enel o la Telecom che fanno passare i cavi in aria o sotto terra, ma anche i tabaccai che sono in possesso di distributori automatici di sigarette, coloro che occupano i passi carrabili, dovranno pagare una quota al comune, stabilita da un tariffario».
La legge è applicata in pochissimi comuni d’Italia, appena 15 o pochi di più, e Palmi potrebbe a breve rientrare tra questi e godere dei benefici che ne derivano.
In giunta è stata anche fissata la data a partire dalla quale è possibile far partire il conteggio delle insolvenze per i cinque anni precedenti all’entrata in vigore, che è il primo gennaio 2013. Pertanto l’ente inizierà a riscuotere le quote che gli spettano a partire dal 2008.
«La quantificazione delle strutture verrà censita direttamente dai proprietari di queste o dalle aziende che occupano porzioni del nostro territorio comunale – ha detto Barone – Quanto alle tariffe, le applicheremo al massimo previsto dalla legge per le aziende ed al minimo per i privati».