PALMI – Una protesta e quattro proposte: reset della dirigenza, congresso aperto, più inclusività, chiarezza. Occupy Pd tocca anche la sede palmese dei democrat, dove da questa mattina la “casa del centro-sinistra” è stata occupata da una fetta del partito, quella fetta che anche a Palmi, a marzo in occasione del congresso, ha chiesto la rivoluzione interna al partito.
Non c’è stata, anzi è saltato proprio il congresso, rinviato di un mese al 20 aprile scorso, quando per acclamazione è stato eletto il nuovo “vecchio” segretario Mimmo Solano (vecchio solo perché Solano segretario del Pd è già stato).
E così quel piccolo gruppo di giovani, ma anche meno giovani, che invece invocava un cambiamento, ha oggi aderito all’iniziativa di respiro nazionale, occupando la sede di un partito che avrebbe bisogno di una svolta dai vertici alla base.
Giuseppe Ranuccio, Alessandro Vincenzi, Alfredo Pepe, Dario Galletta, Francesco Braganò, Sergio Romanò, insieme ad altri curiosi e simpatizzanti del centro sinistra, si sono ritrovati a portare avanti la protesta, che a Palmi – sembra strano ma è così – è partita prima che nel resto d’Italia, proprio il giorno del congresso.
Insieme, guidati da un “diversamente giovane” consigliere comunale Salvatore Boemi, hanno messo nel piatto della discussione i loro convincimenti, la propria idea di partito, analizzando il caso Palmi che ha portato alla elezione di un segretario, sul cui nome il partito si è diviso.
«Non si è giovani solo anagraficamente – ha detto Dario Galletta – Mimmo Solano è per me un ottimo segretario, ma lo è stato in passato, ed oggi non potevamo permetterci di rieleggerlo, perché un partito che si professa democratico, aperto, nuovo, ha bisogno di volti nuovi».
Alfredo Pepe ha invece concentrato il suo discorso sul metodo che ha portato all’elezione del segretario: «è mancato la dialettica, – ha detto – il confronto interno al partito, su questo ma anche su altri argomenti. Ad esempio, abbiamo un anno fa rinnovato il consiglio comunale ed in consiglio comunale non è giunta nemmeno una proposta dal partito».
Critico anche Sergio Romanò: «la protesta che si concretizza oggi – ha detto – parte da molto più lontano, da quando per la prima volta si è votato per l’elezione del segretario. In molti avevamo fatto notare che un partito nuovo ha bisogno essenzialmente di gente nuova, e il Pd, nel 2009, era un partito nuovo anche a Palmi».
Era presente all’iniziativa anche una rappresentanza dei Giovani democratici; vi hanno preso parte, però, con uno spirito diverso da quello degli organizzatori della manifestazione: d’accordo con Occupy Pd, contrari, invece, al dibattito interno nato attorno alla figura del segretario di circolo Mimmo Solano.
vi. mi.