PALMI – Per “benedire” la candidatura a sindaco di Salvo Boemi nel centro sinistra, Sel ha scelto una delle persone più autorevoli del suo organico. E’ stato infatti il segretario nazionale Gennaro Migliore, a venire a Palmi per incontrare il candidato Boemi ed il gruppo che lo sostiene alle elezioni.

L’incontro è stato moderato da Salvatore Costantino, della segreteria regionale di Sel e candidato nella lista “Sinistra per Palmi”, ed ha visto la presenza del responsabile del circolo palmese, Franco Russo, e dei presidenti regionale e provinciale, Andrea Di Martino e Laura Cirella.

«Gennaro Migliore è qui oggi per affermare ancora una volta il nostro sostegno a Salvo Boemi, un sostegno che si sta rafforzando sempre di più. – ha detto all’inizio del dibattito Salvatore Costantino – La nostra lista è fatta di tanti giovani, così come di giovani è fatta la nostra classe dirigente, che ha scommesso sui più “piccoli”, e sulle donne, perché noi crediamo che una città amica delle donne sia una città dove i valori buoni prevalgono su quelli meno buoni».

Gennaro Migliore, oltre a tessere le lodi di Salvatore Boemi, uomo dagli indiscutibili valori morali e con un senso civico molto alto, ha spiegato perché Sel ha scelto di aderire al progetto Boemi.

«Io vengo dalla realtà del meridione, quella in cui esiste la mafia, la camorra, e credo che per sconfiggere certe presenza sia necessaria una figura forte e credibile, quale è quella di Salvo Boemi. – ha detto Migliore – Palmi, come molte altre realtà in Calabria, ha bisogno di cambiamento, di miglioramento, e noi dobbiamo essere quella alternativa credibile ad un centro destra che fino ad oggi ha prodotto solo danni».

Dopo gli interventi di Andrea Di Martino e Laura Cirella, entrambi incentrati sulla necessità di essere per Palmi l’unica forza di rappresentare il cambiamento, il candidato a sindaco Salvatore Boemi ha preso la parola per qualche minuto.

«Qualche anno fa’ scrivevo che la vera isola nel sud Italia era rappresentata della Calabria e non dalla Sicilia, – ha raccontato Boemi – perché questa regione rappresentava e rappresenta tutt’ora un caso isolato, con molti esempi purtroppo non positivi. Io credo che Palmi possa diventare il simbolo di un modo nuovo, diverso, di intendere i valori, e per farlo deve ripartire adesso, con questa grossa possibilità che sono le elezioni comunali».