ROSARNO – Leggere un buon libro è sicuramente il più bel piacere che la solitudine possa regalarci, ci aiuta ad aprire la mente, ad ampliare il linguaggio ed a sviluppare riflessione ed immaginazione.
A tal proposito si è svolta oggi pomeriggio, nell’auditorium comunale “M. Battaglini”, la presentazione del libro “Il filo del destino, nel ricordo della divisione acqui”, edito dal “Centro Studi Medmei”. Al tavolo dei relatori, accanto all’autrice, Nina Taccone, erano presenti il Professor Ugo Verzì, il vicesindaco di Rosarno Carmelo Cannatà, l’assessore alla Pubblica Istruzione Michele Brilli, Giovanna Tutino sidacalista Cgil e la saggista Caterina Restuccia. «Questo è il doloroso racconto degli anni di guerra e di prigionia di mio marito – ha chiosato l’autrice – superstite dell’eccidio di Cefalonia e del tenente Giovannino Gangemi, morto eroe».
Una verità portata dentro per anni ed ora trascritta, nero su bianco, e regalata al ricordo del marito scomparso. Un piccolo fotogramma di guerra, raccontato per rendere giustizia ai tanti eroi dimenticati. Pagine dedicate ai più giovani, affinchè imparino dignità ed onore e sappiano applicarle alle loro scelte negli anni a venire.
Francesco Comandè