HomeAltre NotizieLaratta: «A Rosarno è cambiato poco o nulla»

Laratta: «A Rosarno è cambiato poco o nulla»

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L'On Franco Laratta con i migrantiROSARNO – Nella mattinata di ieri il parlamentare del Pd, Franco Laratta, ha fatto tappa a Rosarno, per una ricognizione pre-natalizia al Campo d’Accoglienza di contrada Testa dell’Acqua. Contemporaneamente, i giovani del Centro Sociologico di Catanzaro, hanno fatto visita all’ufficio “Protezione Civile” del comune Medmeo portando vestiti e medicinali per gli extracomunitari africani presenti sul territorio.

Il sindaco Elisabetta Tripodi ha ricevuto l’On. Laratta nel suo ufficio e, dopo una breve conversazione, i due si sono trasferiti al campo di contrada Testa dell’ Acqua, per portare solidarietà ma, soprattutto, «per meglio comprendere lo stato in cui versa la popolazione africana» giunta a Rosarno per la raccolta agrumaria.

«Nonostante i proclami a mezzo stampa, sia da parte del Governo centrale che della Regione Calabria – ha subito chiosato il parlamentare – mi sembra di capire che qui sia cambiato poco o nulla». Secondo il politico «non bisogna pensare che l’immigrazione sia un fastidio, nè che gli immigrati rubino lavoro ai nostri figli». Bisogna iniziare a inquadrare l’immigrazione per quello che è «una grande opportunità per una regione come la nostra», solamente «investendo concretamente su questa risorsa e creando condizioni di agibilità per chi decide di venire qui a lavorare si potrà uscire dall’impasse».

Laratta, prima di lasciare Rosarno, ha auspicato  che «anche a livello regionale gli impegni presi in questi anni vengano rispettati». Ha inoltre promesso «di parlare della situazione direttamente con il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi», che già sapeva di questa visita di solidarietà.

Non si sono fatte attendere le risposte del sindaco Tripodi: «quella del Campo d’Accoglienza – ha spiegato l’amministratrice – è una cosa provvisoria ma necessaria in questo arco di tempo». Si tratta infatti di «una sorta di tampone, in attesa che vengano realizzati, con dei fondi della Regione Calabria, 34 alloggi su dei beni confiscati alla ‘ndrangheta». L’inizio dei lavori è previsto per l’anno 2012/13, in modo da risolvere, nel più breve tempo possibile, il problema principale: quello dell’alloggio.

Francesco Comandè

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