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Lo spettacolo di Mana Chuma Teatro “Quanto resta della notte” in scena a Palmi

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Un monologo toccante quello portato in scena il 6 agosto 2024 al Centro Giovanni Paolo II di piazzale Ibico a Palmi, dal titolo “Quanto resta della notte”, di e con l’attore, regista e drammaturgo Salvatore Arena.

È il viaggio di un figlio verso i ricordi, che si lascia travolgere dal fiume del rimorso per poi riemergerne purificato e in pace con se stesso.

Lo spettacolo, promosso da Mana Chuma Teatro, dalla Fondazione Varia di Palmi, dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, dal Comune di Palmi e dai Frati Minori Conventuali della Parrocchia Maria Ss.Ma del Rosario di Palmi, ha trasmesso forti emozioni tra il pubblico, attraverso flashback che riecheggiavano voci di un tragico passato, e una drammaticità mai urlata.

Il protagonista, figlio tornato a casa per assistere la madre nei suoi ultimi giorni, rivive attraverso la malattia della donna i dolori e lutti del passato mai realmente affrontato. E le voci del figlio si sovrappongono a quelle di un paese intero, protagonista anch’esso del ritorno di Pietro, nuovo figliol prodigo; personaggi che con sublime efficacia sono tutti interpretati da Arena/Pietro, il figlio, che lasciando andare la madre, si libera della sua malattia, il senso di colpa, ritrovando, nel bel mezzo dell’inverno, la primavera, e nella propria vita, un senso.

Salvatore Arena è siciliano d’origine ma emiliano d’adozione, ha vinto il Premio Eolo come “miglior spettacolo per l’infanzia” nel 2006 con la pièce “Per la strada” , mentre nel 2009 ha conseguito il Premio Ubu per la “migliore novità teatrale italiana” con lo spettacolo “Pali”. È stato inoltre finalista al Premio Ustica nel 2009 e al Premio Cappelletti nel 2019.

Arena codirige, con Massimo Barillà, Mana Chuma Teatro, compagnia di teatro contemporaneo riconosciuta dalla Regione Calabria e dal Ministero della Cultura come impresa di produzione di teatro d’innovazione. È un collettivo multidisciplinare, che spazia dal teatro alla musica, dalla danza al cinema, dall’interattività alla poesia, offrendo allo spettatore una visione impegnata e civile del Sud di oggi.Ha realizzato con la compagnia molti dei suoi spettacoli, ricercando, come avvenuto in “Quanto resta della notte”, nuove forme narrative.

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