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Incendio Poly2Oil Palmi, presentata un’interpellanza parlamentare

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Porta la firma del deputato Domenico Furgiuele (Lega Salvini) l’interpellanza parlamentare scritta presentata il 19 luglio scorso al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e al Ministero dell’interno, relativa all’incendio scoppiato a Palmi nella sede della Poly2Oil il 13 luglio.

«Data la natura dell’enorme quantità di materiale plastico andato a fuoco, è ragionevole ritenere che vi sia stato lo sversamento nel terreno e nell’aria di sostanze tossiche e pericolose – come diossine, particolati e idrocarburi policiclici aromatici – che potrebbero pesantemente minacciare la salute dei cittadini di Palmi e dell’intera area pianigiana, densamente urbanizzata e caratterizzata da estese coltivazioni di ulivi ed orti, ma anche causare enormi danni ambientali – si legge nel documento depositato – Al fine di garantire una sicura ed efficace gestione della situazione, a giudizio dell’interrogante, il sindaco del comune di Palmi, in qualità di ufficiale di governo, avrebbe potuto adottare con atto motivato, ai sensi dell’articolo 54 del Testo unico degli enti locali, «provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei princìpi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana».

Il sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, ha ritenuto di non dover prendere alcun provvedimento se non invitare i cittadini a limitare gli spostamenti, sulla base di quanto emerso a seguito di un confronto con Arpacal, la quale avrebbe rassicurato il primo cittadino comunicando più volte che la qualità dell’aria non stava subendo significativi cambiamenti.

«Nessun provvedimento ufficiale tempestivo e precauzionale a tutela della salute dei cittadini e dell’incolumità pubblica veniva adottato dal comune di Palmi, al contrario di quanto avveniva in alcuni comuni limitrofi coinvolti dallo sversamento dei fumi – recita ancora l’a nota’interpellanza del deputato Furgiuele – La prima comunicazione alla comunità di Palmi perveniva, infatti, con un post sulla pagina Facebook del comune di Palmi alle 22.41 di sabato 13 luglio 2024, così come le successive rilasciate sempre a mezzo social, con le quali consigli generici invitavano i cittadini limitare i movimenti, evitare di avvicinarsi nella maniera più assoluta alla zona dello stabilimento, adottare ogni cautela per evitare l’inalazione dei fumi e se indispensabile spostarsi, portare con sé le mascherine almeno di classe FFP2, con l’impegno del comune di Palmi di seguire l’evolversi della situazione, nonostante lo stesso comune, in un post Facebook di lunedì 15 luglio 2024, dichiarasse di essere di fronte ad un evento di portata eccezionale che sta creando enormi disagi a Palmi ed alle altre città dell’area».

L’interpellanza parlamentare poi prosegue: «L’articolo 12 del Codice della Protezione civile stabilisce che il comune, nel proprio ambito, agisca per prevenire i rischi, attivare e dirigere i primi soccorsi alla popolazione e gli interventi urgenti per fronteggiare le emergenze a livello comunale e che la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri concernente “Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze“ del 3 dicembre 2008 definisce come necessaria, per la prima risposta all’emergenza l’attivazione di un centro operativo comunale con le diverse componenti operanti nel contesto locale; l’attenzione delle autorità comunali competenti sull’incendio è stata quindi manifestata solo informalmente, con pubblicazioni a mezzo social apparse inopportune alla cittadinanza. Nondimeno, all’ordine del giorno del Consiglio comunale indetto dopo il verificarsi del suddetto incendio, fissato al 21 luglio 2024, non vi è alcun riferimento all’incendio né ad eventuali operazioni da porre in atto per affrontare efficacemente gli ulteriori sviluppi negativi ad esso legati».

Il deputato Furgiuele chiede quindi di sapere quali iniziative di competenza i Ministri intendono adottare, affinché in casi come quello verificatosi a Palmi siano tempestivamente presi tutti i provvedimenti, previsti dalla normativa vigente, al fine di garantire una migliore gestione degli eventi calamitosi, salvaguardare la salute dei cittadini, preservare l’incolumità pubblica, e contenere, nel breve, medio e lungo termine, il vasto danno ambientale causato dall’evento calamitoso descritto in premessa.

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