Riceviamo e pubblichiamo:
PALMI – Come avevamo anticipatamente comunicato mesi fa, il modo indiscriminato di procedere all’organizzazione del lavoro da parte dell’azienda sta avendo i suoi effetti. Infatti dei lavoratori scioperanti, dello scorso mese di settembre ne è rimasto solo uno, ad oggi l’azienda ha pensato bene, prima di licenziare i due lavoratori durante la giornata di sciopero, poi ha provveduto a non retribuire i lavoratori dal mese di ottobre, costringedo così molti di essi alle dimissioni per giusta causa e licenziandone altri due per riorganizzazione del punto vendita, proprio a pochi giorni da Natale e considerando che ancora oggi a distanza di pochi mesi deve saldare tutte le spettanze hai lavoratori, cioè le mensilità,le trediciesime, la quattordicesima, le ferie ed i permessi non goduti ed il Tfr.
Ci lascia davvero sconcertati questo accanimento da parte della direzione del Supermercato Crai di Palmi, contro chi ha chiesto solo il rispetto dei propri diritti, e pensa ancora una volta di poter passare sopra tutto e tutti non curandosi degli effetti e decidendo sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie, con azioni unilaterali come un dittatore fa con un popolo oppresso. E pure nei mesi scorsi avevamo aperto un tavolo di trattativa, con la responsabile del personale, che però per motivi mai specificati, è scomparsa facendo perdere le tracce di se, senza dare nessuna spiegazione ed interrompendo il tavolo di concertazione aperto per risolvere i problemi.
Pensavamo che, il tempo della schiavitù, dei mancati diritti, quel tempo in cui i datori di lavoro decidevano senza curarsi dei problemi dei lavoratori, erano passati da un pezzo. Ancora oggi invece assistiamo, nella nostra terra a datori di lavoro, che sono per lo più dei “Prenditori” e non degli “Imprenditori” che succhiano il sangue dei lavoratori come dei vampiri assetati di sangue, non pagandogli la retribuzione e licenziando non curandosi, di nessuna legge di stato, ed è proprio qui che lo Stato dovrebbe intervenire, non riformando le pensioni, oppure l’articolo 18, ma cambiando quella parte normativa che consente ai datori di lavoro di poter fare imprese in queste condizioni.
Avevamo interessato nei mesi scorsi l’intervento dell’ispettorato del lavoro, ed avevamo chiesto a loro di far piena luce su questa condotta da parte dell’azienda, oggi ancora attendiamo fiduciosi, il risultato della visita Ispettiva, che però tarda ad arrivare e che ci auguriamo nei prossi giorni possa fare piena luce su tutte le inadempienze fatte dalla Crai di Palmi.
Ricordiamo comunque che la nostra azione non si esaurirà così, la Filcams Cgil della Piana di Gioia Tauro, ha già avviato le procedure per il recupero delle somme ed ha depositato nei confronti dell’azienda un articolo 28 per condotta antisindacale, inoltre insieme alle azioni legali, stiamo programmando una manifestazione pubblica coinvolgendo la società civile di Palmi e tutti i lavoratori del commercio, davanti al centro commerciale le palme, per far uscire fuori lo sfruttamento che vige nel nostro territorio, con salari di molto al di sotto del contratto collettivo nazionale che nella stragrande maggioranza dei casi non viene mai rispettatto, come alla Crai di Palmi del centro commerciale le palme luogo di sopprusi e negazione di diritti.
Gioia Tauro, 21/12/2011
Valerio Romano
Segr. Gen. Filcams Cgil
Piana di Gioia Tauro