Gioia e soddisfazione per il ritorno della statua restaurata di San Ferdinando Re nella Parrocchia a
lui dedicata. Dopo un lungo e complesso intervento di restauro, la scara effige ottocentesca,
risalente al 1851 e attribuibile alla scuola napoletana di metà Ottocento, ha ritrovato il suo
originario splendore grazie anche a una raccolta di fondi cui hanno aderito numerosi fedeli,
istituzioni pubbliche e aziende private.
L’opera in legno, preziosa testimonianza di arte sacra, aveva subito un danno significativo a
seguito di una caduta che aveva provocato la frattura del basamento. In seguito a un’accurata
ispezione da parte dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Oppido-Palmi, il restauro è
stato affidato alla ditta Desta di Catanzaro, sotto la guida della Dott.ssa Anna Arcudi. Dopo
l’approvazione del progetto da parte della Commissione di Arte Sacra della Diocesi, del Vescovo
S.E. Mons. Giuseppe Alberti e della Soprintendenza, la statua è stata trasferita nei laboratori
specializzati di Catanzaro.
La procedura del restauro diretta dall’ing. Paolo Martino, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali
Ecclesiastici della Diocesi con l’alta sorveglianza scientifica della dottoressa Daniela Vinci per la
Soprintendenza ha richiesto un impegno straordinario a causa delle condizioni critiche della
scultura. L’intervento ha riguardato il risanamento del legno, aggredito da insetti xilofagi, la
ricostruzione del basamento e delle porzioni mancanti della corona, oltre alla rimozione di
numerosi strati di ridipinture incoerenti che avevano alterato l’aspetto originale dell’opera. Grazie
a un meticoloso lavoro di pulitura e reintegrazione pittorica, è stato possibile restituire alla statua i
colori autentici voluti dall’artista, rispettando così la sua creatività e la profonda devozione del
popolo di San Ferdinando.
Oltre ai trattamenti strutturali e di consolidamento, la statua è stata sottoposta a un processo di
disinfestazione mediante trattamento anossico, fondamentale per garantirne la conservazione nel
tempo. L’operazione ha richiesto pazienza e dedizione, ma ha permesso di preservare e
tramandare alle future generazioni un’opera d’arte che rappresenta un pilastro della fede e della
tradizione locale.
Il rientro della statua in Parrocchia è stato celebrato con una solenne cerimonia presieduta dal
Parroco Don Domenico Rizzi che ha visto una grande partecipazione di fedeli. Presenti i sacerdoti
Don Salvatore Giovinazzo, Don Federico Arfuso e i Sacerdoti Guanelliani, i quali hanno
accompagnato con la preghiera questo momento di grande significato per la comunità. Don
Domenico Loiacono, Arcidiacono della Concattedrale di Palmi, ha inviato il proprio saluto, mentre
S.E. Mons. Alberti ha fatto giungere la sua benedizione.
Il Sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, ha preso la parola esprimendo la commozione e
l’orgoglio dell’intera cittadinanza per il ritorno del Santo Patrono nella sua casa. “La nostra
comunità – ha dichiarato il Sindaco – ritrova oggi non solo un’opera d’arte di straordinario valore,
ma soprattutto un simbolo di identità, storia e fede. Questo restauro rappresenta un ponte tra
passato e futuro, tra tradizione e innovazione, tra arte e spiritualità ed è inoltre testimonianza
della resilienza di questa comunità che anche in questa occasione ha dimostrato di saper
affrontare le avversità e superare gli ostacoli con spirito cooperativo e unità di intenti.”