Sono da quasi tre ore nella piazza davanti al comune di San Ferdinando i ragazzi africani che questa mattina hanno dato via a un corteo di protesta, partito dalla tendopoli della zona industriale dove ieri ha perso la vita Sakine Traore, un ventisettenne del Mali, ucciso da un colpo di pistola esploso da un carabiniere che tentava di difendersi perché aggredito.
Il corteo, partito intorno alle 8.30, ha attraversato la zona industriale di San Ferdinando prima di entrare nel paese e di concludersi davanti al Comune.
La protesta è stata controllata da una decina di agenti di polizia in borghese, guidati dal primo dirigente del commissariato di Gioia Tauro Pietro Paolo Auriemma.
I migranti hanno scandito a lungo cori contro la polizia, i carabinieri e gli italiani definendoli “razzisti”. Una parte del corteo ha chiesto che si indaghi a fondo sulla tragedia di ieri e che vengano migliiorate le condizioni di vita all’interno della tendopoli.
Gli abitanti di San Ferdinando hanno affrontato con grande compostezza la situazione. In tanti hanno provato a confrontarsi con i ragazzi della tendopoli e nessuno ha risposto alle provocazioni proveniente da qualche manifestante.
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